Un piede in paradiso - Recensione
"Lascia che il lago copra tutto, figliolo. Le cose buone e le cattive."
Appalachi, anni '50. Poche ore prima che un lago artificiale sommerga una vallata, e mentre gli ultimi abitanti lasciano la zona, la verità su un vecchio fatto di sangue viene alla luce.
Ron Rash apre il suo "Un piede in Paradiso" (ed. La Nuova Frontiera) diciassette anni prima, quando la misteriosa sparizione di un ex-militare lascia frustrato lo sceriffo Alexander, local boy trasferitosi in città e di ritorno nella vallata per investigare. Ha la certezza che l'uomo sia morto e sospetta del suo vicino, ma non può provarlo.
La narrazione passa nella mani di Amy Holcombe, la moglie del sospettato. Poi è il turno di quest'ultimo e di loro figlio. L'ultima parola spetta invece al vice sceriffo, destinato a rimanere - insieme a chi legge - l'unico custode della verità.
Rash usa lo stratagemma del murder mystery per intrecciare, tramite le voci dei suoi personaggi, storie di vita negli Appalachi: mescola lavoro, malattie, sogni e speranze, credenze popolari e convenzioni sociali con affascinanti frammenti della storia della regione, dai tempi delle tribù indiane fino appunto agli anni '50.
Come spesso accade nei libri di Rash, il mistero legato al crimine scivola presto nelle retrovie, lasciando spazio ai personaggi, ai luoghi, a rappresentazioni vivide - a tratti poetiche - di vite ed epoche passate.
"Forse proprio per questo sentiva il bisogno di preservare con disegni e parole tutto quel che vedeva, dalle case del Consiglio Cherokee alle ossa dei bisonti. Metteva tutto su carta. Voleva che le cose fossero ricordate."
Sono queste che rimangono impresse, e che fanno di Rash uno degli scrittori più interessanti del "noir rurale" americano. I suoi ultimi due romanzi (Above the Waterfall e The Risen) lo trovano in gran forma, con una scrittura maturata nel tempo che rasenta la perfezione. Speriamo di vederli presto in italiano.
Luca Brunoni è uno scrittore Svizzero, autore dei romanzi Silenzi (Premio Leggimontagna 2020) e Indelebile.

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